Il Natale con gli Abeti sul mare

Un altro Natale sottotono? È vero, ci vuole il Green Pass per soggiornare in hotel, però una buona notizia c’è e riguarda il Bonus Vacanza: potrete utilizzarlo anche a gennaio 2022 purché il vostro soggiorno inizi entro il 2021. Potrebbe essere l’occasione per passare il Capodanno a Trieste e godersi poi qualche giorno alla scoperta della città.

 

Trieste – che ha appena ottenuto il primo posto nella classifica annuale del Sole 24 Ore come città con migliore “Qualità della vita 2021” in Italia – resta un luogo tranquillo anche se in zona gialla. Cosa significa? Semplicemente c’è l’obbligo di portare sempre la mascherina, sia per strada che negli ambienti chiusi.

 

 

Chi viene in questo periodo a Trieste può vedere la piazza più grande d’Europa sul mare con i suoi 24 abeti in uno splendore di lucine e valzer viennesi. Senza contare i coloratissimi mercatini di Natale che riempiono l’aria di magia natalizia.

 

La Xmas boX è un regalo che potete fare ai vostri cari per soggiornare da noi nella settimana di Natale con tanto di dono natalizio: una selezione di prodotti col marchio Victoria.

 

Se invece volete solo pensare a un futuro senza mascherine e limitazioni, ecco allora che possiamo costruire assieme le vostre future vacanze regalando una Gift Card ai vostri cari.

La Gift Card vi permette liberamente di costruire il vostro dono con un soggiorno con date aperte e i servizi che vorrete inserire, come per esempio la spa a uso privato o il parcheggio o una cena.

Se i videogiochi di un tempo sono stati la vostra passione, c’è una mostra al Salone degli Incanti che durerà fino al 20 febbraio, per la quale potreste avere gratuitamente i biglietti con un soggiorno di due notti presso di noi.

 

 

Buone Feste da tutto lo Staff del Victoria Hotel Letterario

San Valentino in Italia: le passeggiate romantiche di Trieste

Tra tutte le passeggiate a Trieste e dintorni, gli itinerari romantici sono sicuramente quelli che hanno più emozioni da regalare.
La città, è risaputo, ha un fascino particolare. Parte di questo fascino è dovuto al mare. Il suo fronte mare, verso l’ora del tramonto, quando nelle giornate serene il cielo si tinge di mille sfumature di rosso, è un luogo particolarmente suggestivo.
Se tra i sogni nel cassetto hai “organizzare vacanze romantiche in Italia“, allora non perderti questa guida alle escursioni romantiche di Trieste.

 

IL MOLO AUDACE

La passeggiata prediletta dagli innamorati è infatti quella sul Molo Audace, la poderosa banchina che prende il nome dalla prima nave Italiana che approdò a Trieste sancendo così il passaggio della città all’Italia nel 1918. Il Molo Audace resta nella memoria soprattutto come un luogo consacrato all’amore.

All’inizio del Molo Audace si sono dati milioni di appuntamenti fra innamorati. Percorrere (magari mano nella mano) i suoi 246 metri proiettati nel Golfo, arrivare in fondo e sentirsi in mezzo al mare ma non da soli, voltarsi e ammirare Piazza Unità, tutte le Rive e il Carso punteggiati di luci, è una sensazione particolarmente avvolgente e spirituale.

IL CASTELLO DI MIRAMARE

La seconda meta carica di languido romanticismo è la passeggiata che da Barcola conduce fino al Castello di Miramare. Come per le altre escursioni a Trieste, l’ora consigliata è ovviamente quella del tramonto.
E soprattutto è l’ideale se si ha voglia di una passeggiata più lunga.

Ai triestini, il Castello di Miramare evoca subito la tragica storia di Massimiliano e Carlotta d’Asburgo. Ogni stanza, ogni parete, ogni suppellettile racconta i sogni dei due giovani innamorati, nonché il loro triste destino.

Trieste, come Verona, ha infatti la sua tragica e appassionata storia d’amore da raccontare. Certamente meno conosciuta, ma non meno ricca di intrighi.

Massimiliano e Carlotta d’Austria, innamorati e sposati per vero amore, e non solo per disegni familiari, scelgono Trieste come il luogo in cui stabilire la loro dimora e fanno costruire il mitico castello bianco turrito. L’idillio però si spezza quando Massimiliano accetta di diventare imperatore del Messico, finendo per fronteggiare un intero Paese insorto contro di lui.

Con la fine di Massimiliano, finì anche il sogno d’amore della bella Carlotta. Lei che lo aveva seguito fino in Messico, dovette tornare in Europa: la situazione era ormai troppo pericolosa. Sembrò prevedere la sorte del marito già al suo ritorno a Miramare: iniziò a manifestare segni di squilibrio, tanto che per qualche tempo fu anche tenuta sotto stretta osservazione (alcuni storici dicono che fosse stata rinchiusa) nel Castelletto del parco del Castello. Dopo la tragica morte del marito, a Carlotta non rimase che cedere alla follia.

Nel 1867 Massimiliano, catturato, venne fucilato a soli 34 anni, e a Trieste negli stessi giorni Amalia Stöger, dama di compagnia di Carlotta, venne trovata impiccata in una stanza del castello con 8 giri di laccio attorno al collo.

Immediatamente circolarono voci sul folle amore di Amalia per Massimiliano e il ritrovamento di alcune lettere da lui stesso inviatele proverebbero l’esistenza di questo triangolo amoroso. Ancora più inquietante fu l’ipotesi che Amalia fosse tormentata dai rimorsi per aver somministrato a Carlotta un veleno che minò la sua ragione. Si parlò di “veleno dei Vaudoux”, una particolare droga del tutto insapore capace di disgregare progressivamente la psiche. Di qui la tragicità di un amore viziato dal tradimento e minato dalla vendetta.

IL CASTELLO DI DUINO

Di sublime poesia invece possiamo parlare se come meta romantica si sceglie il Castello di Duino, a Sistiana. Il piccolo borgo affacciato sul mare, i giardini del castello minuziosamente curati e la vista che si gode dall’alto della falesia su cui domina il castello, sono una pozione magica di soave romanticismo.

Non a caso, Rainer Maria Rilke, considerato uno dei più grandi poeti di lingua tedesca per l’intensità lirica delle sue composizioni, qui iniziò a scrivere le ELEGIE DUINESI, che dedicò all’amata principessa e celebre mecenate Marie von Thurn und Taxis. Il castello infatti ospitò nel tempo molti artisti come Johann Strauss, Franz Liszt, Mark Twain e Gabriele D’Annunzio. Marie era di una folgorante bellezza che di certo non deve aver lasciato indifferente Rilke che era molto sensibile al fascino femminile.

Trieste è certo una meta romantica adatta a un San Valentino coi fiocchi. Noi dell’Hotel Letterario abbiamo dedicato al romanticismo mitteleuropeo e al mese degli innamorati una proposta per renderlo ancor più magico  secondo la nostra ricetta a base di relax, romanticherie e spa a uso privato.

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“Nella realtà le avventure non capitano a chi se ne sta a casa: bisogna andarsele a cercare fuori.”
James Joyce – Gente di Dublino

Victoria Hotel Letterario

I consigli del Victoria: Dove andare al mare a Trieste?

Dove andare al mare a Trieste e vicino a Trieste?  Ecco una guida su come vivere al meglio questo nostro mare.

Una delle domande che ci sentiamo più spesso rivolgere in estate è: come e dove approfittare del mare di Trieste.

Come per ogni cosa, Trieste svela il suo fascino nel non avere mai una risposta unica. Qui ci sono tante chiese, tante comunità, tante lingue e altrettanti modi di vivere il mare.

In genere, la prima cosa che vi rispondiamo è: quanto tempo avete? Ciò parte da una considerazione molto triestina di vivere il mare: qui il mare fa talmente parte della quotidianità delle persone, che basta avere anche solo un’ora libera per regalarsi un tuffo rigenerante e un po’ di sole. Non a caso da queste parti si parla di “andare al bagno” invece di andare al mare, tanto assidua è la sua frequentazione.

Scogli dove andar al mare a Trieste di Antonio Marano Nino

In città

Una meta classica per andare al mare a Trieste è l’Ausonia, lo stabilimento che si trova in fondo alle Rive dopo il porticciolo della “Sacchetta”. Dal Victoria, lo si può comodamente raggiungere scendendo al capolinea dell’autobus n. 9. Lo stabilimento è dotato di ristorante interno con una delle più belle viste aperte sul golfo.

ristorante terrazza ausonia

Proprio accanto allo Stabilimento dell’Ausonia, o dalle sue stesse terrazze, potrete notare il celebre stabilimento de La Lanterna, anche detto Pedocin, un unicum in Europa ormai, che vale una visita solo per ammirare la ferrea separazione di uomini e donne attraverso un muro, come anticamente si usava.

Lo scorso anno, il film L’ultima spiaggia che ne racconta la storia si è aggiudicato la partecipazione al Festival del cinema di Cannes.

Barcola e Miramare

Se invece vi trovate dalle parti del Castello di Miramare – un must see per chi visita Trieste – potrete godere delle magnifiche acque antistanti la Riserva Marina del WWF se sceglierete lo Stabilimento Sticco, proprio sulla strada che porta al Castello. Oppure, oltre il Castello, lo stabilimento Grignano 1 – Sirena, raggiungibile anche a piedi scendendo il sentiero che conduce al porticciolo di Grignano. Quest’ultimo stabilimento è consigliato soprattutto per le famiglie, essendo dotato di due piscine e anche un accesso facilitato al mare per i portatori di handicap.

Mentre passate in macchina o in pullmann diretti a Miramare, non perdetevi lo spettacolo del lungomare di Barcola tappezzato di triestini che prendono il sole appena sopra gli scogli: dalla pineta, lungo tutte le terrazze note come “Topolini” fino agli stabilimenti a ridosso dell’entrata del Castello.

Lungomare Barcola "I Topolini"

Stabilimenti sulla strada Costiera

Ancora oltre il Castello, ci sono altri due stabilimenti che amiamo molto consigliare perché ideali per una mezza giornata di relax e comfort: Grignano 2 – Riviera e Le Ginestre.

Lettini, pulizia e tranquillità non mancano mai in questi posti. Il Riviera, a metà della strada Costiera, si affaccia su acque piuttosto sabbiose; diversamente le Ginestre, sempre sulla strada Costiera, ma a 25 minuti dal centro città, sono un paradiso fra il verde dei pini marittimi e la profondità delle acque della costa.

Ginestre: dove andare al mar a Trieste di laura lazzari

 

Spiagge naturali (non facilissime da raggiungere) ma nei pressi di ottimi ristoranti

Infine, ma non da meno, ci sono le soluzioni che abbinano spiagge naturali vicine a ristoranti di pesce. Sulla strada Costiera, la prima di queste possibilità è data dal Ristorante Tenda Rossa (ben visibile dalla strada): il sentiero che parte da lì vi condurrà fino al selvaggio Porticciolo di Santa Croce.

Più avanti, ma sempre sulla strada Costiera, dal Ristorante Bellariva si può accedere alla spiaggia libera dei Filtri. Tuttavia il ristorante non si vede dalla strada, ma si raggiunge scendendo la via a fondo cieco Auguste Piccard.

Proseguendo, e appena superata la Galleria Naturale, c’è la spiaggia di ciottoli di Canovella de Zoppoli, con il suo porticciolo microscopico e una trattoria che serve pesce fresco direttamente sul mare.

  

Portopiccolo e la Baia di Sistiana

Portopiccolo rappresenta una novità molto inn: un modo di vivere il mare all’insegna del lusso. Ricavato da una ex cava romana, il luogo ricorda una piccola Portocervo, con barche e terrazze da cui godere il mare in modo esclusivo e circondati da ogni comfort.

A fare da cornice una delle più belle insenature della costiera, fra le rocce scoscese della Costa dei Barbari da un lato le falesie che circondano il Castello di Duino dall’altro.

Portopiccolo si raggiunge superando appena la località di Sistiana, e scendendo fino alla Baia. Una volta lì potrete optare per le spiagge di Portopiccolo proseguendo sulla sinistra oppure per la Baia stessa, sulla destra, una delle destinazioni preferite dai triestini, e gettonatissima la sera per il locale notturno Cantera.

 

Per una descrizione particolareggiata di ogni struttura balneare e un excursus sulle tradizioni triestine legate al mare, vi consigliamo la lettura de La guida alle migliori spiagge della città.

Come hotel Letterario, invece, vi consigliamo il libro I MARI DI TRIESTE  edito da Bompiani a cura di Federica Manzon e con le foto di Diego Artioli (pagg. 124, euro 17,00) in cui i grandi scrittori legati a Trieste raccontano del loro personale modo di vivere il mare nella loro città. Per citarne alcuni: Mauro Covacich, Gillo Dorfles, Veit Heinichen, Claudio Magris, Boris Pahor, Pino Roveredo.

Insomma avete l’imbarazzo della scelta, nessuna di queste possibilità vi lascerà delusi, e avrete la certezza di aver vissuto il mare proprio come lo fanno abitualmente i triestini.

8 idee per una vacanza attiva a Trieste

Trieste è fatta di mare, città e Carso. Abbiamo scoperto che ciascuna di queste dimensioni può essere goduta attraverso esperienze singolarissime da vivere sul campo. Abbiamo cercato di fare una selezione di percorsi e itinerari da visitare per voi. Quale attira di più i vostri gusti?

APERITIVO IN UNA GROTTA DEL CARSO: LE TORRI DI SLIVIA

Profonda oltre 100 metri, la grotta delle Torri di Slivia è una delle cavità più spettacolari del Carso triestino. Verrete accompagnati in un cammino attraverso le sue profondità, approdando in un’altra dimensione, dove le distanze perdono la loro percezione reale.

Più piccola della Grotta Gigante, permette per questo di ammirare da vicino concrezioni calcaree millenarie che sono vere e proprie statue viventi e in continua formazione.

Visitabile sabato domenica e festivi, dal 15 giugno sarà aperta ogni giorno. Ci si arriva in macchina oppure con l’autobus 44 con fermata all’incrocio per Slivia. Corrado (338 3515876)e la sua famiglia vi guideranno nella visita e vi accoglieranno per un ristoro tipico nel loro agriturismo.

 

 

IN BARCA COI PESCATORI DELLA COSTIERA (GRIGNANO)

In barca al largo del Castello di Miramare con i pescatori locali per vivere la pesca come da sempre si fa a Trieste, e in particolare nell’allevamento di cozze che esiste ormai da 40 anni.

Gran finale con pranzo sul mare con le ricette di pesce triestine e i trucchi per cucinare un’ottima impepata di cozze e gustare “bigoli alle cozze” e i mitici “sardoni impanati” assieme a un buon bicchiere di vino locale.

Davide (348 5225281) vi accoglierà nel suo peschereccio Laudamar e vi svelerà tutto ciò che c’è da sapere sulla mitilicoltura.

 

 

KARSOLICIOUS: PIC NIC COI CAVALLI LIPIZZANI (LIPICA)

Gli stalloni lipizzani erano i cavalli preferiti dell’impero austoungarico, di cui Trieste fece lungamente parte. Lipica si trova a 15 km dal Victoria, ma è già Slovenia. È l’allevamento di cavalli più antico d’Europa e il fascino di questi luoghi da leggenda vi rimarrà dentro per sempre. Visitare le scuderie e l’allevamento o assistere agli spettacoli della scuola di equitazione classica è come immergersi in un altro tempo.

In particolare vi suggeriamo di passeggiare nell’immenso parco di querce dopo aver acquistato sul posto un cestino da pic nic con i prodotti locali oppure visitare l’allevamento in carrozza.

 

 

UN POMERIGGIO CON LE PECORE (FATTORIA ANTONIČ)

Vi piacerebbe provare a portare un gregge al pascolo nella landa carsica? Il pastore della Fattoria Antonič di Ceroglie lo farà con voi e dopo il pascolo vi insegnerà i segreti della mungitura delle pecore, con un gran finale di degustazione degli ottimi pecorini ottenuti con quel latte.

Questo il numero della famiglia Antonič per prenotare la vostra giornata da pastori del Carso: 340 5847185.

 

 

COFFEE TOUR TRIESTE (TRIESTE COFFEE FESTIVAL)

La storia di Trieste è intimamente legata al caffè, che da 300 anni viene lavorato qui e spedito in tutto il mondo. Non a caso Illy, il pregiatissimo marchio, è nato e risiede proprio a Trieste.

Allora perché non fare un tour urbano all’insegna della storia del caffè e dei suoi luoghi, visitare i caffè storici, il museo, conoscere le diverse miscele, la tostatura e i tantissimi modi di gustarlo a Trieste, per capire qualcosa in più sull’economia, la cultura e la tradizione della città del caffè.

La giornalista Cristina Favento (348 8708060) vi saprà guidare alla scoperta di questo elemento fondamentale della cultura e dell’economia triestina.

 

DEGUSTAZIONI E FORMAZIONE IN TORREFAZIONE (ASSOCIAZIONE CAFFE’ TRIESTE)

Se preferite invece vedere direttamente il porto dove risiedono i magazzini del caffè e le torrefazioni con tutto il ciclo di lavorazione, il tour con Fabrizio è quello che fa per voi (fpolojaz@primoaroma.it).

 

IN CANTINA COME DA TRADIZIONE: VINI AUTOCTONI E SALUMI ARTIGIANALI

Se invece siete patiti di enogastronomia e cantine, allora questo è il tour che fa per voi. L’allevamento e la lavorazione delle carni di maiale da cui proviene il famoso prosciutto carsolino, nonché la produzione di vini da uve autoctone come la Vitovska, la Malvasie e il Terrano con le loro secolari cantine, vi verranno raccontate e potrete degustarle in compagnia di Matej, della Fattoria carsica Bajta, (338 672 3705).

 

LA BIBLIOTECA BEETHOVENIANA DI MUGGIA, LA Più GRANDE COLLEZIONE PRIVATA EUROPEA SU BEETHOVEN

Dulcis in fundo, c’è un museo della musica che è una chicca per gli amanti della musica classica nella “veneziana” Muggia, a pochi chilometri da Trieste e raggiungibile con il traghetto. Si tratta della più grande collezione privata europea su Beethoven e troverete la famiglia Carrino (348 580 7227) ad accogliervi in un delizioso tour fuori dal tempo.

 

 

Avete bisogno di maggiori informazioni o volete programmare una di queste esperienze? Vi basterà chiamare o scrivere all’hotel che vi aiuterà a organizzare al meglio la vostra avventura in coincidenza con il vostro soggiorno a Trieste.

info@hotelvictoriatrieste.com – 040 362415

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Pasqua a Trieste: cose da vedere fare e gustare in città e sul Carso

Avete già pensato a dove passere la Pasqua? Naturalmente, la prima preoccupazione è che tempo farà. Trieste potrebbe essere una città da visitare a Pasqua.

Per fortuna l’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia nella sua pagina Facebook ci informa che il Burian II, atteso dal 20 marzo con una nuova ondata di gelo, non è altro che una fake news, ovvero l’ennesima bufala. Sulla loro pagina fanno sapere: “Leggiamo e ascoltiamo notizie sui media e sul web di un’altra ondata di gelo che dovrebbe interessare l’Italia nell’ultima decade del mese, e addirittura di una prossima estate fresca e piovosa sempre avente come causa scatenante lo stratwarming atmosferico di alcune settimane fa.

Ecco… NON VI È ALCUNA EVIDENZA DI UN SIMILE ACCADIMENTO E NESSUN MODELLO MATEMATICO HA UNA PREDICIBILITA’ TALE DA POTER PREVEDERE UNA SITUAZIONE METEOROLOGICA IN MANIERA SUFFICIENTEMENTE CORRETTA E CON COSì LARGO ANTICIPO

Ci troviamo a denunciare quindi l’ennesima sciocchezza che ha come unico obiettivo il DISCREDITO GRATUITO dei professionisti della meteorologia.”

Parola di metereologi.

Tanto noi abbiamo il mare! vi risponderebbero i triestini.

È vero, la vicinanza del mare ha un effetto addolcente sul clima, infatti grazie alle correnti provenienti dal mare il tempo qui non resta lo stesso a lungo e cambia rapidamente.

Per fortuna perché Trieste è il posto perfetto per una piccola vacanza di qualche giorno.

Trieste permette di avere tre in uno: il mare, la città e il Carso.

 

IL MARE

Se amate il mare, non potete perdervi l’immancabile passeggiata lungomare di Barcola che vi avevamo raccontato QUI.

Ma il mare in città c’è anche sulle Rive, con il glorioso Molo Audace accanto alla piazza più grande d’Europa sul mare, Piazza Unità d’Italia.

Sulle Rive, presso il Salone degli Incanti – Ex Pescheria trovate anche una mostra dedicata all’archeologia subacquea (aperta dalle 10 alle 19). Di fronte, nell’imponente ex Magazzino Vini, trovate la sede triestina di Eataly dove un aperitivo di fronte all’enorme vetrata sul mare è una tappa imperdibile.

 

LA CITTA’

Cosa vedere e fare in città?

  • L’hotel letterario ha la fortuna di trovarsi alle spalle del colle dove si erge il Castello e la Cattedrale di San Giusto. Dalle 10 alle 19 il Castello è visitabile nei giorni di Pasqua, con la bella notizia per cui domenica 1° aprile, come ogni prima domenica del mese, è visitabile gratuitamente. Al Bastione Fiorito del Castello ha inoltre sede l’Alinari Image Museum – un museo innovativo e altamente tecnologico – dove fino al 1° aprile si può visitare con soli 3 euro in più la mostra sui fotografi triestini e sloveni contemporanei.
  • Anche l’imperdibile Castello di Miramare e il suo parco sono visitabili gratuitamente il giorno di Pasqua, e comunque sono aperti sempre dalle 9 alle 18:30.
  • Al Museo Revoltella, la galleria d’arte moderna di Trieste, c’è una mostra sul Primo Novecento a Monaco, Vienna, Trieste, e Roma. La galleria è aperta ogni giorno dalle 10 alle 19, e l’ingresso è gratuito anche in questo caso il 1° aprile.
  • Una tappa obbligatoria a Trieste è anche una visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento italiano e monumento nazionale. Tutti i giorni è aperta dalle 9 alle 19.
  • Non perdetevi la visita al Castello di Duino, dall’alto delle falesie a picco sul mare.

 

 

IL CARSO

Trieste significa anche la cintura montagnosa del Carso, con le sue spettacolari passeggiate. In appena 10 minuti dalla città sarete sull’altipiano, dove vi consigliamo di fare l’esperienza delle tipiche Osmize, di cui vi abbiamo raccontato già QUI. Sicuramente troverete aperte quella di San Pelagio per mangiare fra gli ulivi e quella di Samatorza.

Non perdetevi poi una visita alla Grotta Gigante, la più grande visitabile al mondo, che a Pasqua e Pasquetta trovate aperta dalle 9-17.

Oppure una bella passeggiata sulla Napoleonica partendo da Opicina e arrivando fino al santuario di Monte Grisa.

Per ogni indicazione fate sempre comunque riferimento alla Reception dell’hotel letterario, che saprà fornirvi i migliori consigli su come arrivare.

 

I DOLCI PASQUALI

Pasqua significa anche dolcezza, e anche da questo punto di vista Trieste ha le sue tradizioni.

A Pasqua infatti si mangia la Pinza, soffice e lievitata, ma non eccessivamente dolce, si accompagna bene sia a salumi e formaggi che a marmellate fatte in casa. Secondo la tradizione, il caratteristico taglio a croce, funzionale alla lievitatura ottimale, starebbe a simboleggiare il martirio di Cristo. Con la sua forma, la pinza inoltre ricorda la spugna imbevuta di aceto che i soldati romani avevano appoggiato sulle labbra di Gesù.

La Titola invece ha forma di treccia, e richiama i chiodi usati per la crocifissione, con un uovo sodo colorato di rosso inserito nell’impasto per ricordare i sassi del Calvario macchiati dal sangue colato dalla croce.

La Putizza viene dalla tradizione slovena e quindi più legata alla zona del Carso, ma non certo meno deliziosa, anzi.

Vi è venuta voglia di scoprire Trieste? Guardate allora le nostre offerte!


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Cosa fare a Trieste quando piove

A Trieste, quando piove bisogna sempre tenere a mente una cosa: non può durare a lungo. Una delle benedizioni di queste terre, il vento, fa sì che il cielo si rischiari abbastanza velocemente. Con lo zampino della Bora gli acquazzoni arrivano e se ne vanno senza rovinare troppo le giornate a chi vive da queste parti.

È una delle fortune di Trieste. Invece una delle fortune di chi decide di soggiornare presso di noi è che da un lato vi forniamo un ombrello affinché non restiate mai sguarniti. Dall’altro, abbiamo pensato per voi 8 utili spunti su cosa fare quando a Trieste piove.

Quando piove non si ha voglia di fare grandi distanze a piedi, giusto?
E allora cosa fare di bello a Trieste con la pioggia?

Dunque, usciti dall’Hotel Letterario, le prime due gradevoli opzioni che avete sono: fare i 750 metri che ci separano dal Castello di San Giusto oppure gli 850 metri fino al Caffè San Marco.

Il Castello con il suo Museo – assieme alla Cattedrale con il suo splendido rosone, all’adiacente Museo dell’Orto Lapidario con la collezione egizia e il Cenotafio di Winckelmann, e l’Alinari Museum al Bastione Fiorito – sono un complesso di almeno quattro strutture coperte dove passare piacevolmente un’intera mattinata.

Arrivarci non è difficile: seguite la strada (Via Madonnina) di fronte all’hotel fino al semaforo, sulla destra vedrete una galleria: prendete le scale a lato della stessa galleria e vi troverete sul colle di San Giusto. Quando di fronte a voi vedrete le mura del Castello, girate intorno alle mura tenendo la sinistra fino al ponte levatoio.

La Cattedrale è di fronte al Castello, e il Museo Lapidario sulla strada che scende di fronte alla cattedrale.

Non lontano dal Castello, scendendo per il dedalo di viuzze che conduce fino all’Arco di Riccardo e Piazza Barbacan, potrete trovare in Via Madonna del Mare il mitico Museo Svevo e Joyce dedicato a queste due colonne della letteratura nazionale e mondiale. La più appassionante delle chiacchierate sarà quella con il prof. Cepach che dirige il museo e vi potrà rivelare mille aneddoti e curiosità triestine sui due compagni di penna e di bevute.

Oppure siete più inclini a lasciar passare il maltempo davanti a una bella tazza di thé caldo e una fetta di torta Sacher, circondati da giornali e libri, e soprattutto dai meravigliosi arredi del Caffè San Marco, unico nel suo genere e degno di per sé di una visita.

Il Caffè San Marco può essere raggiunto attraverso l’area pedonale del Viale XX Settembre, prendendo poi a sinistra via Polonio che incrocia il Viale, ritrovandovelo praticamente davanti.

Il Caffè si trova inoltre su un lato dello stesso isolato in cui si trova la più grande sinagoga d’Europa. Se volete visitarla, chiedete al Front Desk di organizzarvi una visita.

Alternativamente, raggiungendo a piedi la vicinissima Piazza Goldoni, potete prendere da lì l’autobus n. 9 che vi condurrà sulle Rive fronte mare e scendere alla fermata di Piazza Venezia. Da lì due intriganti opzioni si prospettano: attraversare Piazza Venezia e imboccare via Torino per arrivare alla galleria di arte moderna del Museo Revoltella oppure, sulla vostra destra, godervi un bel caffè triestino guardando il mare dalla mega vetrata panoramica che completa il bar del multipiano di Eataly. Si dice che la cantina ospitata nei sotterranei sia la più grande del Friuli Venezia Giulia per varietà di bottiglie.

Se tutte le precedenti tappe le avete già fatte, ci sono ancora due possibilità da sfruttare: prendere la macchina e immergersi negli abissi della Grotta Gigante, oppure raggiungere il vicino Castello di Miramare (a 15 minuti dal centro) e visitare, oltre al palazzo, la mostra temporanea che solitamente viene ospitata alle Scuderie. C’è da dire che il Castello andrebbe sempre visitato quando il cielo è grigio. In questo modo ci si riesce di più a immedesimare nella vicenda del tragico amore di Massimiliano e Carlotta. La magia del luogo viene tutta restituita dai colori del cielo e del mare che si fondono.

Esiste anche un’altra opzione, sfortunatamente ad oggi fuori uso, ma che in autunno dovrebbe tornare attiva: un giro sull’amatissimo Tram di Opicina. La vista sul Golfo che si gode salendo verso il Carso con il tram è impagabile.

Per ovviare a questo, potete pensare di girare la città saltando da un autobus all’altro, grazie alla card che vi mettiamo a disposizione al front desk, con la quale avrete a disposizione 10 corse, accesso al wi-fi di tutti gli autobus e la riduzione del biglietto in tutti musei civici.

Infine riguardo a cosa fare a Trieste se piove, un’idea sempre valida e di sicuro godimento è prenotare la nostra spa all’ultimo piano per una rigenerante sauna in tutta intimità. Il nostro wellness infatti è solo a uso privato, per questo è richiesta la prenotazione.

Le opzioni sono diverse e Trieste non vi deluderà anche con il brutto tempo, soprattutto perché la pioggia, qui nella città del vento, non dura mai a lungo!

foto di Marino Sterle

Viaggi in coppia e cerchi uno spunto per una passeggiata romantica a Trieste?
Leggi questo articolo. Oppure clicca qui per scoprire cosa fare a Trieste durante le sere d’estate.

Il Faro della Vittoria e il Victoria di Trieste

Come visitare il faro della Vittoria e godersi Trieste da un’altra angolatura.

Se vi piace guardare la città dall’alto, ci sono tre modi per farlo con crescente altitudine: dal vicinissimo Castello di San Giusto; dal Carso (noi vi consigliamo di godervi lo spettacolo dal cortile dell’Osmica Verginella); o dal mitico Faro della Vittoria di Trieste. Solo da qui però è possibile padroneggiare a 360 gradi l’intero Golfo e il Carso, aggiungendo una prospettiva unica sull’immenso Porto Vecchio.

 

Osmica Verginella

 

Tanta maestosità si deve al fatto che il faro è alto quasi 68 m e fu eretto sul Poggio di Gretta a 60 m sul mare, sul sito del Forte Kressich, una potente fortezza militare ottocentesca. Il faro fu ultimato nel 1927 su progetto dall’architetto Arduino Berlam. Non voleva essere “solo” un faro per la navigazione (con una portata luminosa di 50 chilometri a 115 m sul livello del mare) ma anche un monumento commemorativo in onore dei caduti sul mare della Prima Guerra mondiale. Non a caso alle sue pendici si può osservare un’enorme àncora, che la tradizione cittadina attribuisce alla prima nave della Marina italiana ad essere entrata nel Golfo di Trieste quando questa è passata all’Italia nel 1918. Ma in realtà si tratta solo di una leggenda popolare.

 

Regata Velica Barcolana

 

La Vittoria alata batte le ali a ogni refolo di Bora

Il faro della Vittoria aperto durante il sabato e la domenica mattina e pomeriggio, è un’icona cittadina molto amata. Si distingue per la presenza della statua della Vittoria alata che orna la parte terminale, ovvero l’apice della cupola, per un’altezza di oltre 7 metri. La stessa Vittoria alata che fa da icona all’hotel letterario. Non tutti sanno che la statua nasconde una storia tutta triestina. Pur trattandosi di una statua metallica in rame, questa è in grado di battere le ali. Infatti il suo geniale ideatore, nel realizzarla, la dotò di uno straordinario marchingegno che consente alla figura di muoversi “liberamente” e assecondare le raffiche della Bora, questione di non poco conto, considerando che le raffiche possono arrivare a 180 km/h.

Alla fine dell’800 in via del Solitario (ora via Foschiatti) operava una notissima officina dove Giacomo Sreboth portò a compimento la statua della Vittoria alata ideata dallo scultore Giovanni Mayer. Per resistere alla violenza del forte vento di Bora che proviene da nord-est, Sreboth fece inserire nella statua un’asta di acciaio del diametro di venti centimetri, la munì di un forte manicotto all’altezza del torace ed armò tutta l’asta di braccia metalliche rotanti a spirale. Su queste fissò la statua, che così fu dotata di un’anima di sostegno con un lungo e robusto piede infisso nella muratura. In questo modo, ovvero grazie al movimento dei tiranti interni, viene tutt’ora compensata la pressione esterna provocata dal vento.

 

 

Come e quando visitare il faro della Vittoria, orario apertura.

Il faro è visitabile il sabato e la domenica fino alla Regata velica Barcolana, da cui si gode una delle migliori viste in assoluto. Normalmente gli orari sono:

Aprile Maggio Giugno e Settembre:

venerdì dalle 15.00 alle 19.00

sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 19.00 (ultimo accesso ore 18.30).

Luglio e Agosto: dal mercoledì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 16.00 alle 19.00

Ottobre: venerdì dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 18.00

dal 10 al 14 aperti tutto il giorno dalle 9.30 – 17.30 (ultimo accesso ore 17.00)

Novembre dal 1° al 4 aperti tutto il giorno dalle 9.30 – 16.30.

Aperture speciali: tutto il giorno dalle 10.00 – 19.00 il 31 marzo, il 2, 25, 26,27 e 30 aprile e 1° maggio e 15 agosto.

C’è anche la possibilità di una visita guidata gratuita su prenotazione, della durata di 30 minuti, sino ad esaurimento posti (15 persone). La visita guidata è ogni giorno alle ore 15.00. La visita per i singoli visitatori riprende poi alle ore 15.45 con le consuete modalità.

Per info e prenotazioni: +39 0481 91697 – www.farodellavittoria.it

E-Mail farodellavittoria@regione.fvg.it

Inoltre, per garantire la sicurezza dei visitatori l’accesso alla torre del Faro è consentito a un numero massimo di 15 persone alla volta accompagnate da un addetto. La visita alla torre dura 15 minuti. Ma il Faro rimane chiuso in caso di condizioni climatiche avverse.

 

Come raggiungere il faro della Vittoria di Trieste

Dall’hotel Victoria il Faro dista circa 4 chilometri. Si può raggiungere facilmente prendendo dalla stazione dei treni l’autobus n. 42, 44, 45 con fermata su Strada del Friuli. La stazione dei treni dista 3 / 4 fermate dall’hotel con le linee 20 e 21, subito a destra una volta usciti dall’albergo.

Buon panorama e non preoccupatevi per la salita: il faro è anche dotato di ascensore!

 

 

Per la curiosità sulla Vittoria alata si veda TRIESTE NASCOSTA di Halupca e Veronese, edizioni LINT, Trieste.

Mini guida di Trieste

Vi proponiamo una mini guida turistica di Trieste con una serie di consigli direttamente dal nostro Staff, proprio come il precedente articolo sulle strade panoramiche per raggiungere Trieste.

Innanzitutto come raggiungere l’hotel letterario di Trieste? Treno, aereo o auto, ecco come fare per trovarvi direttamente davanti alla porta dell’albergo.

Dalla stazione dei treni, uscite sulla sinistra (dando le spalle ai treni) per prendere un taxi (in 5 minuti e con meno di 10 euro sarete in via Oriani, 2); oppure prendete uno qualsiasi di questi autobus di fronte alla stazione: 20, 21, 23 e con poche fermate sarete qui, in Largo Barriera.

Dall’aeroporto, potete prendere il pullman 51; oppure scriveteci prima del vostro arrivo e prenoteremo per voi un transfer privato alla tariffa di 65 euro.

Se arrivate in macchina, potete lasciare l’auto sul posteggio di carico e scarico dove l’hotel fa angolo con via Caccia, e affidare a noi i vostri bagagli. Successivamente potrete scegliere uno dei due garage convenzionati con l’albergo, uno sulla via di fronte e l’altro dietro l’isolato.

TRIESTE GUIDA ALLA CITTÀ: UNA CAMMINATA PANORAMICA

Una volta lasciati i bagagli in camera e dopo che vi sarete rinfrescati, Trieste vi aspetta là fuori per incuriosirvi e affascinarvi. E allora perché non iniziare subito con una bella camminata?

Se volete proseguire con il mood letterario che forse vi ha fatto scegliere il Victoria, potrete familiarizzare con la città mentre andate alla ricerca dei Caffè storico letterari. Proprio a pochi passi dall’hotel troverete il primo, Pirona, dove James Joyce era assiduo frequentatore e concepì il monumentale ULISSE. Proseguendo in direzione del Viale XX Settembre, in via Battisti c’è il famoso Caffè San Marco, dove potreste avere occasione di incontrare Claudio Magris al suo tavolo preferito (alle spalle del Caffè potete ammirare la Sinagoga di Trieste, una delle più grandi d’Europa). Ridiscendendo verso il mare, vi suggeriamo di fare i vostri acquisti dolciari alla Bomboniera in piazza Sant’Antonio, che sciegliate Presnitz, Putizza o Sacher, non ve ne pentirete! Proseguendo verso le Rive, chiedete del Caffè Tommaseo e finite in bellezza con un aperitivo al Caffè degli Specchi in Piazza Unità, per vivere appieno la magia del gusto tutto mitteleuropeo per il caffè!

Se invece volete approfittare da subito della posizione del Victoria rispetto alla città, la prima cosa da fare è raggiungere il vicinissimo Castello di San Giusto. Se percorrete via della Madonnina, che inizia sull’altro lato della strada di fronte all’albergo, e la percorrete fino alle scalette di via della Fornace, potrete arrivare rapidamente al Castello e alla Cattedrale, e da lì godere della più bella vista sulla Città e il Golfo.

Scendendo lungo via della Cattedrale, vi imbatterete in due antiche chiese, quella Cattolica di Santa Maria Maggiore e quella valdese di San Silvestro. Proseguendo a sinistra sarete su piazza Barbacan e potrete concedervi un caffè ammirando l’Arco di Riccardo di epoca romana; se invece scendete le grandi scalinate sulla destra, di fronte alla chiesa di S. Maria Maggiore, e proseguirete per mezzo chilometro, troverete le vestigia del Teatro Romano quasi interamente conservato.

Da lì, attraversando la strada sarete nel Ghetto, e poi su Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza d’Europa che affaccia sul mare, e naturalmente non perdetevi i 246 metri del Molo Audace, la più bella passerella sul mare dell’Adriatico.

Da qui, proseguendo verso destra lungo le Rive potrete imbattervi o in qualche mostra ospitata nella favolosa cornice dell’ex Pescheria Salone degli Incanti, che da sola merita una visita; oppure appena oltre nel colosso dell’ex Magazzino Vini oggi sede delle prelibatezze enogastronomiche di Eataly.


Da qui, andando verso sinistra (spalle al mare), potrete risalire la meravigliosa passeggiata di Ponterosso fino alla Chiesa di Sant’Antonio e incamminnarvi poi verso piazza Oberdan dove potrete prendere il famoso tram di Opcina, che vi porta in Carso e vi fa godere di una vista mozzafiato sulla città. Magari scendete alla fermata dell’Obelisco, incamminatevi lungo la passeggiata Napoleonica, e una volta in fondo godetevi una buona crema Carsolina con un bicchiere di Vitovska!

Oppure, dal Molo Audace, proseguendo verso destra (spalle al mare) potete raggiungere il Molo Bersaglieri e prendere il Delfino Verde (da giugno a settembre) che vi porterà a Miramare e al suo glorioso Castello bianco turrito. Passeggiate nel parco secolare, e giocate a perdervi nei labirinti di piante. Se a questo punto vorrete cenare in una suggestiva cornice, vi consigliamo la Tavernetta al Molo all’uscita del Parco verso Grignano, oppure La Terrazza dell’Ostello, uscendo dall’entrata principale del Parco verso Barcola e la promenade lungomare.

DOVE MANGIARE BENE…

A questo punto della guida rapida per Trieste vi sarà venuta fame, vero?

Siete in una città di mare, e viene naturale pensare a un ristorante di pesce. Ecco allora i nostri consigli su dove mangiarlo bene. Uno dei migliori in città è sicuramente Menarosti. Classico e prelibato non può certo deludervi. Fortuna vuole che sia anche vicinissimo all’hotel.

Più contemporaneo e sfizioso è Nero di Seppia, nella zona di città vecchia. Sulle Rive invece il Bagatto si contende l’apoteosi della sperimentazione del gusto assieme a Scabar, un po’ più complicato però da raggiungere. Se invece volete mangiare il pesce come da secoli si mangia a Trieste, a due passi da piazza Unità d’Italia c’è Città di Pisino, che è una semplice garanzia.

Se invece preferite la carne, il nostro ristorante di riferimento è Le Bracerie Venete. Proprio di fronte all’albergo, è la delizia della brace. Se vi spingete un po’ più su, verso il Castello, troverete l’Hosteria da Libero. Se invece preferite la carne nella migliore tradizione mitteleuropea, Suban è il must in città.

La cucina tipica a Trieste la trovate soprattutto nei Buffet: immancabile una visita alla caldaia di Pepi in piazza della Borsa, uno sfizioso e ricco pit stop da Siora Rosa in città vecchia o qualcosa di veloce all’Approdo a due passi dall’hotel.

 

Le Bracerie Venete

Ecco, la guida per visitare Trieste del Victoria Hotel Letterario è giunta al termine. Per informazioni e altre curiosità non esitare a contattare la reception.

L’aperitivo a Trieste: dove come perché

L’aperitivo a Trieste si chiama Spritz ed è un autentico rito conviviale. Ma cosa vi servono quando chiedete uno Spritz? Gli ingredienti della bevanda più dissetante e rilassante di Trieste sono vino bianco, acqua frizzante, ghiaccio e limone. Se invece lo desiderate con l’Aperol ricordate di specificarlo, perché a Trieste lo Spritz è tradizionalmente bianco.

Come molte altre tradizioni triestine, anche lo Spritz ha origini asburgiche: si racconta che il vino bianco locale risultasse troppo strong per gli austriaci che presero a diluirlo con acqua (spritzen, spruzzare) inventando così la formula dell’aperitivo light che ha conquistato il mondo.

Il momento dell’aperitivo è un traguardo sacro che allieta le giornate: ci si ritrova “al solito posto” senza neanche darsi appuntamento, ci si lascia accarezzare da un refolo di vento e tutto diventa magicamente piacevole e disteso.

L’aperitivo può trasformarsi rapidamente in “rebechin” quando al calice di vino si accompagna la tradizionale polpetta di carne, una verdura impanata, oppure il classico paninetto di prosciutto cotto insaporito col kren (come a Trieste è chiamata la radice di rafano).

Ma dove recarsi per lo Spritz di rito?
Se desideri fare un aperitivo in zona Trieste sappi che praticamente ovunque in città i bar offrono un buon Spritz, ma per assistervi nell’imbarazzo della scelta ecco alcuni locali dove l’ora dell’aperitivo è particolarmente gradevole e decisamente gustosa!

A pochi isolati dal Victoria, si trova uno dei ritrovi cult della “prima serata” triestina dove puoi assaggiare quello che da alcuni è definito il miglior aperitivo a Trieste: il GRAN MALABAR, con ampio spazio esterno e una selezione di vini del Carso da fare la felicità del miglior intenditore.

Gran Malabar piazza San Giovanni Trieste

Passeggiando verso il mare, supererete la chiesa di Sant’Antonio per ritrovarvi in piazza Ponterosso, ovvero nella zona del Canale. Qui l’aperitivo è reso ancor più affascinante e gradevole dalla prossimità dell’acqua. Ma dove dirigersi? Naturalmente verso un tavolo all’aperto: su un lato della piazza troverete Pane Vino e San Daniele, dal nome del famoso prosciutto crudo friulano, sull’altro il Caffè Joyce, che come il Victoria è ospitato in un palazzo caro al grande scrittore irlandese.

Proseguendo lungo il canale lasciatevi tentare dall’aperitivo su zattera del caffè Rossini, oppure, se la fame comincia a farsi sentire, puntate sicuri sui tavoli all’aperto di 040 Social Food. Non ve ne pentirete!

Se invece siete già su Piazza Unità d’Italia, come resistere al richiamo del Caffè degli Specchi? La cornice della piazza pià grande sul mare vi abbraccia con la sua maestosità, mentre le comode poltrone estive vi fanno sentire in prima fila sui tramonti marini più suggestivi del mondo. Da non perdere!

Caffè degli Specchi in Piazza Unità d'Italia - Trieste

(Se tuttavia non doveste trovare nemmeno un posticino dove fare l’aperitivo a Trieste centro, sappiate che nell’adiacente Piazza Verdi, il miglior Spritz in assoluto viene servito da Pep’s).

Oltre piazza Unità si apre la cosiddetta Città Vecchia, che a dispetto del nome è uno degli epicentri della “movida” triestina. In piazza Cavana vi consigliamo LIFE con ottimo servizio, cortesia e qualità, mentre proseguendo verso l’omonima via Cavana potreste essere tentati dalle tartine di pesce e dagli eccellenti vini locali di Salumare. Nella stessa direzione, oltre i giardini di Piazza Hortis, si apre l’infilata di locali della popolarissima via Torino: se non volete sbagliare, fatevi largo tra la folla e puntate decisamente ai tavolini di PURO.

PURO via Torino - Trieste

Infine, se si tratta di un giovedì o un venerdì estivi, non fatevi sfuggire l’occasione di godervi l’aperitivo serale del Museo Revoltella, la celebre Galleria d’Arte Moderna dalla cui terrazza tra i tetti è possibile ammirare lo spettacolo del Golfo sorseggiando ottimi vini.

Terrazza Museo Revoltella Trieste

E dopo questa breve guida ai migliori locali per l’aperitivo a Trieste… cin cin!

Cosa fare a Trieste la sera d’estate

Cosa fare sabato sera a Trieste, ma anche domenica, lunedì, martedì… Le proposte non mancano. Noi del Victoria abbiamo fatto questa selezione basata sui gusti che di solito accomunano i nostri ospiti.

Ecco una serie di spunti su cosa fare la sera a Trieste.

REVOLTELLA ESTATE  

Fino al 2 settembre le magnifiche terrazze agli ultimi due piani della galleria d’arte moderna di Trieste sono aperte per godere di un aperitivo ammirando il Golfo ogni giovedì e venerdì dalle 19 alle 22.

Sono inoltre offerte visite guidate alle collezioni, proposte musicali, iniziative enogastronomiche e intrattenimenti letterari.

Giovedì 14 luglio > Inaugurazione della rassegna d’arte contemporanea.

Aperitivo sulla terrazza del Museo Revoltella

ShorTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL    

Fino al 9 luglio c’è la 17 esima edizione del Festival internazionale di cortometraggio sotto le stelle di Piazza Verdi, a fianco di Piazza Unità d’Italia.

Viene proposta in concorso una selezione dei migliori corti a livello mondiale premiati a uno o più festival nel corso del 2015  e delle opere prime italiane. Una maratona di proiezioni, ma anche incontri con attori e registi.

Le proiezioni iniziano alle 21:30.

ShorTS - Festival Internazionale del cortometraggio Trieste

SCHMIDL DI SERA

Dal 5 al 26 luglio, il Museo musicale di Palazzo Gopcevich in Canal Grande apre le porte di sera per visite e concerti dalle 20 alle 24.

Itinerari musicali:

Martedì 12 luglio > Suoni dal mondo

Martedì 19 luglio > Antico e moderno

joyce tramonto

CONCERTI IN PIAZZA UNITA’ D’ITALIA

Sabato 9 luglio: ore 21:30 > LUDOVICO EINAUDI IN CONCERTO 

Domenica 10 luglio: ore 21 > Concerto di musica tradizionale folcloristica serba in Piazza Verdi

Domenica 26 luglio: ore 19 > Iron Maiden in concerto in Piazza unità d’Italia

Giovedì 28 luglio: ore 21:30 > Mika in concerto in Piazza unità d’Italia

Sabato 30 luglio: ore 21:30 > Hommage à Sergio Endrigo. Simone Cristicchi & Mitteleuropa Orchestra in Piazza unità d’Italia

san valentino

TRIESTE LOVES JAZZ  

Dall’11 luglio al 14 agosto, il Festival Internazionale TriesteLovesJazz ospita artisti da tutto il mondo nelle sublimi location di Piazza Verdi e Villa Sartorio, per concludersi il 14 agosto con il concerto all’alba sul Molo Audace.

Civico Museo Sartorio (largo Papa Giovanni XXIII) : ore 21:

11 luglio > Anselmo Luisi (body percussion) + Angelo Comisso & Giulio Centis (performance al piano) + Gadjorom Quartet (antiche tradizioni musicali dell’Europa dell’est su ritmi jazz)

12 luglio > Francesca Bergamasco – Omaggi in Jazz + Rudy Fantin & Maurizio Costantini

Mercoledì 13 luglio > Kind of Groove

Giovedì 14 luglio > Piazza Verdi > Gaia Cuarto (musica argentina e giapponese)

Venerdì 15 luglio > Civico Museo Sartorio > Tribal Dialects (trio jazz austriaco) + Marco Castelli Organ Trio

Domenica 17 luglio > Emanuele Graffiti + Dana Gillespie & Mike Sponza

Martedì 19 luglio > Piazza Verdi > Shayana Steel & Band

Martedì 19 luglio > Civico Museo Sartorio > Trieste Flute Ensemble

Mercoledì 27 luglio > Piazza Verdi > Omaggio musicale a Lelio Luttazzi

Domenica 14 agosto > ore 4:50 > Concerto all’alba sul Molo Audace

TriesteLovesJazz 2014. Concerto all'alba al molo Audace, con Bruno Cesselli al pianoforte. All'interno dell'evento viene anche girato un documentario al fotografo triestino Ugo Borsatti, Ph Massimo Goina

ARCHEOLOGIA DI SERA

Dal 2 al 30 agosto è possibile visitare di sera il suggestivo Museo di Storia e Arte e l’attiguo Orto Lapidario, proprio a fianco della Cattedrale di San Giusto.

 

READING MUSICALI

In quanto hotel letterario ci teniamo a suggerivi queste occasioni di Reading musicali:

Mercoledì 13 luglio > Piazza Unità d’Italia > spettacolo di musica sinfonica e prosa di Paolo Rumiz e Igor Coretti Kuret

Giovedì 14 luglio > Civico Museo Sartorio > ore 21 > Natalia Ginzburg, nel centenario dalla nascita della grande scrittrice, uno spettacolo che ripercorre le sue opere

Giovedì 21 luglio e lunedì 25 luglio > Civico Museo Sartorio > ore 21 > adattamento teatrale di Mastica e Sputa dell’autore triestino Pino Roveredo

Mercoledì 27 luglio > Largo Panfili > ore 21 > Le mie lettere d’amore, spettacolo di teatro e danza basato sul carteggio fra lo scrittore Scipio Slataper, Elody Oblath e Giani Stuparich dal 1909 al 1915.

Martedì 2 agosto > Museo Ferroviario di Campo Marzio > ore 21 > Bukowski: performance teatral-musicale sulla vita del grande scrittore

tramonto (1)

E infine non c’è nulla di più bello che una passeggiata serale a tu per tu con chi ami.