San Valentino in Italia: le passeggiate romantiche di Trieste

Tra tutte le passeggiate a Trieste e dintorni, gli itinerari romantici sono sicuramente quelli che hanno più emozioni da regalare.
La città, è risaputo, ha un fascino particolare. Parte di questo fascino è dovuto al mare. Il suo fronte mare, verso l’ora del tramonto, quando nelle giornate serene il cielo si tinge di mille sfumature di rosso, è un luogo particolarmente suggestivo.
Se tra i sogni nel cassetto hai “organizzare vacanze romantiche in Italia“, allora non perderti questa guida alle escursioni romantiche di Trieste.

 

IL MOLO AUDACE

La passeggiata prediletta dagli innamorati è infatti quella sul Molo Audace, la poderosa banchina che prende il nome dalla prima nave Italiana che approdò a Trieste sancendo così il passaggio della città all’Italia nel 1918. Il Molo Audace resta nella memoria soprattutto come un luogo consacrato all’amore.

All’inizio del Molo Audace si sono dati milioni di appuntamenti fra innamorati. Percorrere (magari mano nella mano) i suoi 246 metri proiettati nel Golfo, arrivare in fondo e sentirsi in mezzo al mare ma non da soli, voltarsi e ammirare Piazza Unità, tutte le Rive e il Carso punteggiati di luci, è una sensazione particolarmente avvolgente e spirituale.

IL CASTELLO DI MIRAMARE

La seconda meta carica di languido romanticismo è la passeggiata che da Barcola conduce fino al Castello di Miramare. Come per le altre escursioni a Trieste, l’ora consigliata è ovviamente quella del tramonto.
E soprattutto è l’ideale se si ha voglia di una passeggiata più lunga.

Ai triestini, il Castello di Miramare evoca subito la tragica storia di Massimiliano e Carlotta d’Asburgo. Ogni stanza, ogni parete, ogni suppellettile racconta i sogni dei due giovani innamorati, nonché il loro triste destino.

Trieste, come Verona, ha infatti la sua tragica e appassionata storia d’amore da raccontare. Certamente meno conosciuta, ma non meno ricca di intrighi.

Massimiliano e Carlotta d’Austria, innamorati e sposati per vero amore, e non solo per disegni familiari, scelgono Trieste come il luogo in cui stabilire la loro dimora e fanno costruire il mitico castello bianco turrito. L’idillio però si spezza quando Massimiliano accetta di diventare imperatore del Messico, finendo per fronteggiare un intero Paese insorto contro di lui.

Con la fine di Massimiliano, finì anche il sogno d’amore della bella Carlotta. Lei che lo aveva seguito fino in Messico, dovette tornare in Europa: la situazione era ormai troppo pericolosa. Sembrò prevedere la sorte del marito già al suo ritorno a Miramare: iniziò a manifestare segni di squilibrio, tanto che per qualche tempo fu anche tenuta sotto stretta osservazione (alcuni storici dicono che fosse stata rinchiusa) nel Castelletto del parco del Castello. Dopo la tragica morte del marito, a Carlotta non rimase che cedere alla follia.

Nel 1867 Massimiliano, catturato, venne fucilato a soli 34 anni, e a Trieste negli stessi giorni Amalia Stöger, dama di compagnia di Carlotta, venne trovata impiccata in una stanza del castello con 8 giri di laccio attorno al collo.

Immediatamente circolarono voci sul folle amore di Amalia per Massimiliano e il ritrovamento di alcune lettere da lui stesso inviatele proverebbero l’esistenza di questo triangolo amoroso. Ancora più inquietante fu l’ipotesi che Amalia fosse tormentata dai rimorsi per aver somministrato a Carlotta un veleno che minò la sua ragione. Si parlò di “veleno dei Vaudoux”, una particolare droga del tutto insapore capace di disgregare progressivamente la psiche. Di qui la tragicità di un amore viziato dal tradimento e minato dalla vendetta.

IL CASTELLO DI DUINO

Di sublime poesia invece possiamo parlare se come meta romantica si sceglie il Castello di Duino, a Sistiana. Il piccolo borgo affacciato sul mare, i giardini del castello minuziosamente curati e la vista che si gode dall’alto della falesia su cui domina il castello, sono una pozione magica di soave romanticismo.

Non a caso, Rainer Maria Rilke, considerato uno dei più grandi poeti di lingua tedesca per l’intensità lirica delle sue composizioni, qui iniziò a scrivere le ELEGIE DUINESI, che dedicò all’amata principessa e celebre mecenate Marie von Thurn und Taxis. Il castello infatti ospitò nel tempo molti artisti come Johann Strauss, Franz Liszt, Mark Twain e Gabriele D’Annunzio. Marie era di una folgorante bellezza che di certo non deve aver lasciato indifferente Rilke che era molto sensibile al fascino femminile.

Trieste è certo una meta romantica adatta a un San Valentino coi fiocchi. Noi dell’Hotel Letterario abbiamo dedicato al romanticismo mitteleuropeo e al mese degli innamorati una proposta per renderlo ancor più magico  secondo la nostra ricetta a base di relax, romanticherie e spa a uso privato.

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“Nella realtà le avventure non capitano a chi se ne sta a casa: bisogna andarsele a cercare fuori.”
James Joyce – Gente di Dublino

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